Il legno strutturale è il più antico materiale utilizzato dall’uomo per le proprie costruzioni sia di carattere civile (muri e tetti della propria casa) che militare (palizzate di difesa, torri d’assedio, ecc.). Oggi l’utilizzo di questo materiale è disciplinato dalle Norme Tecniche sulle Costruzioni, pubblicate il 14 gennaio 2008 (Gazzetta Ufficiale n. 29 del 4 febbraio 2008). Le norme furono approvate, ad eccezione delle tabelle 4.4.III e 4.4.IV e del Capitolo 11.7 (i capitoli che trattano del legno), in riferimento al parere circostanziato emesso dall’Austria ai sensi dell’articolo 9.2 della direttiva 98/34/CE, secondo il quale la misura proposta avrebbe presentato aspetti che avrebbero potuto eventualmente creare ostacoli alla libera circolazione dei servizi o alla libertà di stabilimento degli operatori di servizi, nell’ambito del mercato interno.
Successivamente è stato pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 153 del 2 luglio 2008, il Decreto Ministeriale del 6 maggio 2008 del Ministero delle Infrastrutture, recante l’integrazione al decreto 14 gennaio 2008, di approvazione delle nuove Norme tecniche per le costruzioni con cui si approva il capitolo 11.7 e le tabelle 4.4.III e 4.4.IV delle stesse.
Le Norme Tecniche per le costruzioni, così integrate, hanno definitivamente sdoganato il legno strutturale, dal limbo in cui era confinato, ridandogli la dignità di onesto e vantaggioso materiale da costruzione. Le NTC 2008 ora dicono in maniera forte che il legno è “materiale da costruzione” come il conglomerato cementizio o l’acciaio. Ne segue che, al pari degli altri materiali da costruzione, è inserito nel contesto normativo per essere progettato (calcoli di progetto, calcoli di verifica, e infine collaudato).